Lo stopper con il vizio del gol. Se si pensa a Carmine Della Pietra e alla stagione 1989/1990, automaticamente il tifoso della Salernitana ricorda più le 6 fondamentali realizzazioni del difensore nolano in quel campionato che le comunque opportune e puntuali chiusure difensive.
Ma procediamo con ordine. Della Pietra approdò in granata nell’estate del 1988 acquistato dal Campobasso in un pacchetto che comprendeva anche l’ingaggio dalla società molisana del centravanti Marco Romiti.
Nel torneo 1988/1989, Della Pietra, come tutta la Salernitana, alternò alti e bassi. Anche se entrò nel cuore dei tifosi per il gol che consentì ai granata di battere la Cavese per 2-1 in un derby al “Vestuti” valido per la fase a gironi di Coppa Italia di Serie C (con l’indimenticabile Gigi Gigante in panchina nella fase d’interregno tra Soldo e Pasinato). Un gol realizzato sfruttando una palla vagante rimasta in area metelliana dopo una punizione di Di Bartolomei.
Ma fu nella mitica stagione 1989/1990 che Della Pietra divenne il re delle aree di rigore. Della propria in fase difensiva, di quella avversaria su punizioni e calci d’angolo. Ben 6 furono le sue marcature, un bottino ragguardevole per un difensore.
Il primo gol fu a Pozzuoli, nella vittoria per 2-1 della Salernitana contro il Campania Puteolana. E ancora una volta fu una punizione di Agostino Di Bartolomei a innescare il tutto. Violento tiro del Capitano, il portiere puteolano Anellino respinse male e Della Pietra fu lesto a ribadire in rete.
Il bis al Vestuti nella vittoria per 3-1 contro la Ternana degli ex (Tobia, Cozzella, Cocco, Renzi, Sciannimanico). Della Pietra segnò il gol del pari dopo il vantaggio umbro di Cozzella, volando di testa su punizione battuta da…inutile scriverlo, sempre Ago.
Il terzo gol arrivò a Siracusa, nella gara terminata 1-1. Della Pietra fu lesto a insaccare di rapina sul filo del fuorigioco dopo sponda di Donatelli.
Poi, due gol consecutivi al Vestuti. La rete del momentaneo 2-2 nel pirotecnico 6-4 contro il Campania Puteolana, un colpo di testa da pochi passi con il difensore nolano che, nella foga, andò a sbattere contro il palo della porta per fortuna senza subire danni. E il gol importantissimo che regalò alla Salernitana due punti preziosissimi contro una diretta concorrente, il Giarre. Della Pietra, spintosi in avanti, sfruttò un’indecisione del portiere siciliano Sansonetti e lo punì sempre con un colpo di testa.
Infine, l’ultima rete. Forse la più bella. Sicuramente, la più decisiva. 8 aprile 1990, Casarano-Salernitana. Al 65′, cross di Di Bartolomei, Della Pietra si gettò in tuffo e di testa trafisse il portiere pugliese Nunziata. Probabilmente, assieme al gol di Ago a Brindisi, la rete che valse la B.
Una Serie B che Della Pietra disputò con la Salernitana la stagione successiva. Fu uno dei migliori della rosa granata, anche se non concesse repliche in fase offensiva (l’assenza di Di Bartolomei, evidentemente, si fece sentire). Peccato che l’unica sua indecisione in quel torneo avvenne nel momento sbagliato, vale a dire nello spareggio salvezza di Pescara contro il Cosenza. Nei supplementari, su palla di Politano, lui e Ceramicola non si intesero. Marulla si infilò tra la coppia centrale granata e fulminò Battara.
Dopo la retrocessione, Della Pietra andò alla Ternana conquistando un’altra promozione in Serie B. Lasciò il calcio nella stagione successiva, conclusasi con un’altra retrocessione in C, questa volta meno amara della precedente poiché la Ternana in quel torneo non toccò palla (anche a causa di una difficile situazione societaria) e si classificò mestamente ultima.
Il suo ricordo resta ovviamente legato a quella promozione e a quelle 6 fantastiche reti. Parafrasando il suo cognome, si può dire a ragione che il nolano… sia stato una Pietra miliare per la vittoria di quel campionato.
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