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Salernitana-Juve Stabia, le pagelle secche dei granata

Le pagelle secche dei granata dopo Salernitana-Juve Stabia

Micai 7,5 – Strepitoso nel finale
Aya 4 – Follia clamorosa
Migliorini 5,5 – Su Forte doveva andarci lui
Jaroszynski 6 – Ordinaria amministrazione , prima che la schiena lo tradisca
Akpa Akpro 8 – Questa sera ha mandato al bar la difesa della Juve Stabia in entrambi i gol
Di Tacchio 6,5 – Si vede poco ma c’è sempre
Dziczek 6,5 – Sta crescendo, peccato l’assenza di Ascoli
Curcio 6,5 – Propositivo quando occorre
dall’86 Lopez sv
Kiyine 7 – Quando vuole giocare, gioca. E lo fa alla grande
dal 68′ Maistro 6 – Bada alla quantità
Jallow 4 – Rosso da sostituito, un “fenomeno”
dal 12′ Karo 6 – Gagliardini bis
Gondo 8,5 – Partitona, la migliore da quando è a Salerno
dall’86’ Djuric sv

Ventura 6,5 – La sua camicia sudata fa ben sperare

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Finalmente Salernitana, la premiata ditta Akpa Akpro-Gondo regola la Juve Stabia per 2-1

Un unico obiettivo: la vittoria. Se davvero si vuole rimanere nel treno playoff. Questo si chiede alla Salernitana che affronta all’Arechi la Juve Stabia nel derby valevole per la 32/a giornata di Serie B 2019/2020.

Una sfida che parte con quattro minuti di ritardo rispetto al canonico orario delle 21, a causa di un buco nella rete sotto la Curva Nord, che viene prontamente riparato. 

Al 4′, la prima emozione. Lancio lungo della Juve Stabia che sorprende la Salernitana e Aya affossa Forte lanciato a rete. Espulsione netta e granata in 10 uomini.

Ventura corre ai ripari e al 12′ inserisce Karo per Jallow. Quest’ultimo non la prende bene e si sfoga con l’arbitro Fourneau, insultandolo platealmente. Ne consegue la scontata espulsione e la prospettiva di una squalifica non leggera per l’attaccante gambiano.

Il nervosismo prosegue e al 14′ testa a testa tra Gondo e lo stabiese Di Mariano, entrato al posto dell’infortunato Cissé. I due vengono entrambi ammoniti.

Al 20′, Gondo di nuovo protagonista. Questa volta in positivo. La punta granata si gira dal vertice basso destro dell’area di rigore e scocca un tiro che termina di poco alto sulla trasversale della porta difesa da Provedel.

Si tratta del prologo del gol del vantaggio della Salernitana. Al 23′ Kiyine premia con un assist al bacio l’inserimento di Akpa Akpro. Quest’ultimo controlla di sinistro, sterza mandando al bar mezza difesa della Juve Stabia e con un destro chirurgico beffa Provedel.

La Juve Stabia prova a reagire e al 39′ l’asse di destra Calò-Canotto si rende pericoloso. Filtrante del primo, conclusione da posizione decentratissima del secondo, che costringe comunque Micai a deviare in calcio d’angolo.

Tre minuti di recupero e al 46′ occasione Juve Stabia. Elia si fa una galoppata di 30 metri e arriva al limite dell’area di rigore della Salernitana. Per fortuna dei granata, il suo rasoterra è troppo centrale per Micai. Ultimo sussulto del primo tempo, che si chiude con la Salernitana in vantaggio per 1-0 sulla Juve Stabia.

La ripresa inizia con lo stesso copione con il quale si era chiuso il primo tempo. Vale a dire, Juve Stabia a cercare di fare la partita e Salernitana pronta a pungere. E per poco al 55′ i granata non arrivano al raddoppio. Gondo fa fuori Allievi sulla destra e serve un rigore in movimento per Akpa Akpro. Questa volta, il mediano ivoriano non è freddo e spara addosso a Provedel. Due minuti dopo, cross di Kiyine, Gondo va in sforbiciata e il pallone finisce di poco alto sulla traversa.

Al 63′, clamorosissima occasione per la Salernitana. Punizione di Kiyine, Karo si inserisce alla grande ma da zero metri coglie una traversa alla maniera di Gagliardini.

Al 68′, Jaroszynski e Kiyine alzano bandiera bianca e al loro posto entrano Heurteaux e Maistro. Sessanta secondi dopo il pareggio della Juve Stabia. Lancio di Canotto, Forte fa perno su un Heurteaux ancora freddo, si gira e non lascia scampo a Micai.

La Salernitana prova a reagire con una conclusione di Karo, ma all’80’ è la Juve Stabia a rendersi pericolosa con Di Mariano, che da posizione defilata all’interno dell’area di rigore prende l’esterno della rete.

Ma appena un minuto dopo è la Salernitana a rimettere la testa avanti. Lancio lungo a sorprendere la difesa delle Vespe, Akpa Akpro arpiona, scherza Ricci e mette in mezzo dove Gondo trova l’angolino con un rasoterra che non lascia scampo a Provedel.

All’85’, Elia conclude dai venti metri e Micai con un guizzo da felino non si fa sorprendere mettendo in angolo.

La Juve Stabia ci prova più con la forza dei nervi che del gioco nel finale e la Salernitana riesce a controllare senza affanni. Tranne al 94′, quarto dei cinque minuti di recupero. Punizione di Calò, sponda del portiere Provedel spintosi in avanti sulla quale si avventa Troest da pochi passi. Micai è miracoloso a dir di no.

Ultima occasione di una partita che vede la Salernitana tornare a vincere per 2-1. I granata salgono a quota 47 punti e sono settimi in classifica, difendendo la posizione playoff.


SALERNITANA-JUVE STABIA 2-1 (1-0)

SALERNITANA (3-4-1-2): Micai; Aya, Migliorini, Jaroszynski (68′ Heurtaux); Akpa Akpro, Dziczek, Di Tacchio, Curcio (86′ Lopez); Kiyine (68′ Maistro); Gondo (86′ Djuric), Jallow (12′ Karo). A disp. Vannucchi, Billong, Cerci, Capezzi, Giannetti, Cicerelli. All. Ventura

JUVE STABIA (4-3-1-2): Provedel; Vitiello (61′ Ricci), Troest, Allievi, Elia; Calvano (78′ Addae), Calò, Mallamo (61′ Mezavilla); Canotto (78′ Izco); Forte, Cissè (7′ Di Mariano). A disp. D. Russo, Tonucci, Fazio, Rossi, Bifulco, Mastalli. All. Caserta

Marcatori: 23′ Akpa Akpro (S), 69′ Forte (J), 81′ Gondo (S)

Note – Espulsi: Aya (S), Jallow (S) da sostituito Ammoniti: Gondo (S), Di Mariano (J), Mallamo (J), Akpa Akpro (S), Troest (J), Ricci (J), Allievi (J), Calvano (J), Maistro (S), Calò (J)



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Buon Compleanno Pantani, gli 80 anni del Professore del gol

30 giugno, oggi è un giorno particolare per gli appassionati di calcio e per i tifosi della Salernitana. Perché raggiunge un traguardo importante uno dei più importanti calciatori che abbia vestito la casacca granata. Compie infatti 80 anni Mauro Pantani.

Nato a Foiano della Chiaia (Arezzo), il 30 giugno 1940, Pantani è stato l’antesignano di quello che adesso sarebbe definito “ regista offensivo”, vale a dire un calciatore che trova con facilità la via della rete, ma che allo stesso tempo non è solo un mero realizzatore ma è abile a dare il suo decisivo contributo alla costruzione della manovra offensiva, sia fornendo assist precisi, sia favorendo l’inserimento in zona gol dei propri compagni di squadra. Un vero e proprio “9 e mezzo”, per dirla alla maniera di Michel Platini.

Pantani giunse a Salerno nell’ottobre del 1970, chiamato dal tecnico granata Tom Rosati, provenendo dal Lecco. L’aretino costituì con Bianchini e Rigotto un tridente da sogno ma clamorosamente la promozione in B sfuggì in quella stagione, con i granata beffati dal Sorrento per un solo punto.

La stagione successiva Bianchini venne ceduto all’Arezzo e, sotto la guida del nuovo allenatore Giancarlo Vitali, Pantani costituì un tandem offensivo con Rigotto, mettendo a referto 17 reti (sarebbero state 18 se non gli fosse stata tolta quella realizzata al Savoia, poiché la Salernitana vinse a tavolino la sfida con gli oplontini poiché questi ultimi avevano schierato un calciatore squalificato), laureandosi capocannoniere del girone C di Serie C.

Purtroppo la Salernitana calò nel girone di ritorno di quel campionato, anche a causa del cambiamento ai vertici societari, con Vessa che subentrò a Tedesco. Nell’estate del 1972, Pantani lasciò Salerno assieme a Fraccapani per passare all’Avellino dopo 24 reti realizzate in 65 presenze.

L’aretino trascinò gli irpini alla Serie B e poi indossò nel finale di carriera le maglie di Lecce e Cosenza. Appesi gli scarpini al chiodo, si trasferì a Lecce (città dove attualmente vive) divenendo apprezzato professore di Educazione Fisica. E allora è il caso di scrivere: Auguri, Professore!

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Salernitana-Cremonese, le pagelle secche dei granata

Le pagelle secche dei granata dopo Salernitana-Cremonese

Micai 6 – Incerto sul gol di Zortea
Karo 6 – Il meno peggio dei difensori
Migliorini 5 – Quel sole in faccia…
Jaroszynski 4 – Mai passare in orizzontale in difesa, lo insegnano alla scuola calcio
Lopez 6 – Il bene e il male in 100 secondi
Lombardi 5 – Ingenuo, decisamente ingenuo
Dziczek 6 – Ha il merito di aver segnato il rigore della svolta
dal 76′ Akpa Akpro 6 – Quantità
Di Tacchio 8 – Indomabile
Maistro 5,5 – Merita un turno di riposo
dal 63′ Jallow 6 – Almeno un guizzo
Djuric 5 – Inesistente
dal 63′ Gondo 6 – Almeno un guizzo (bis)
Giannetti 4,5 – Ha giocato?
dal 76′ Cerci 7 – Sprazzi di Alessio

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Salernitana-Cremonese, spettacolo ma l'”X” non serve a nessuno. All’Arechi è 3-3



Spettacolo all’Arechi. Salernitana e Cremonese impattano 3-3. Questa la cronaca della partita.

La partita del riscatto. E delle sorprese a livello tattico. Questa è Salernitana-Cremonese, anticipo della 31/a giornata di Serie B 2019/2020. Infatti, Ventura dispone la Salernitana con un inedito 4-4-2 con Karo terzino destro, Maistro e Lombardi esterni di centrocampo. Bisoli sorprende, disponendo la Cremonese con un 3-5-2.

Al 6′, improvvisamente, Cremonese in vantaggio. Erroraccio di Jaroszynski che serve a Migliorini un pallone in orizzontale, ma l’ex Juve Stabia (anche a causa del sole che ne ha ostacolato la visuale) si fa anticipare da Celar, che solo davanti a Micai (al rientro) non può sbagliare.

Il sole condiziona la partita. Al 23′, Celar anticipa di testa un Micai incerto nell’uscita anche perché letteralmente “abbagliato” e per poco non raddoppia.

La Salernitana in attacco? Praticamente non pervenuta fino al 40′, quando al termine di una lunga azione Dziczek prova la stoccata dai 25 metri ma Ravaglia non si fa sorprendere.

Ma è solamente un guizzo isolato in una partita non bellissima, dove a decidere il punteggio del primo tempo è il gol di Celar grazie al pasticcio difensivo di Jaroszynski e Migliorini. Al 45′, la Cremonese conduce 1-0 all’Arechi sulla Salernitana.

La ripresa inizia con la Cremonese pericolosa. Al 47′, punizione di Gustavsson, colpo di testa del solito Celar che costringe Micai a distendersi e a deviare in calcio d’angolo. Due minuti dopo, ancora i grigiorossi vicino al raddoppio. Punizione del solito Gustavsson, sponda di Terranova e Ravanelli per questione di centimetri non arriva sul pallone.



La Salernitana prova a reagire e si affida alle conclusioni da lontano. Come quella di Di Tacchio, che al 53′ impegna severamente Ravaglia.

Al 67′, il raddoppio della Cremonese. Contropiede grigiorosso su azione di calcio d’angolo, Valzania filtra per Celar. Lo sloveno si fa una quindicina di metri senza che nessun granata faccia fallo tattico. L’unico a provarci è Di Tacchio che però “regala” il pallone a Mogos. Micai è miracoloso su quest’ultimo, ma nulla può sulla respinta dello stesso Celar.

Tre minuti dopo, Lombardi conclude da 30 metri ma Ravaglia non si fa sorprendere e devia nuovamente in angolo.

Al 71′, la possibile svolta della partita. Jallow, entrato da poco, compie un’interessante percussione dalla sinistra e serve Di Tacchio. Il tiro del capitano della Salernitana è fermato dal braccio di Arini, già ammonito. L’arbitro Baroni decreta il rigore e la conseguente espulsione del grigiorosso. Dal dischetto va Dziczek che fredda Ravaglia con un destro chirurgico, riaprendo la sfida dell’Arechi.

E al 79′ arriva il pareggio. Calcio d’angolo di Cerci (entrato da poco) che per un niente non sorprende Ravaglia, la Cremonese spazza ma il pallone arriva a Lopez. Cross di quest’ultimo e Di Tacchio ci mette la zucca.

Due minuti dopo, però, ingenuità di Lombardi. L’esterno scuola Lazio calcia un pallone per frustrazione, pallone che per poco non colpisce l’arbitro Baroni. Quest’ultimo non sente ragioni ed espelle il centrocampista granata, ristabilendo la parità numerica.

All’86’, Cremonese di nuovo avanti. Numero di Zortea che beffa Lopez con un tunnel, si invola sulla destra e lascia partire un tiro-cross che sorprende un Micai non ancora irreprensibile.

La partita non lascia un attimo di respiro. All’88’, Salernitana vicina al 3-3 con un’azione personale di Cerci che entra in area dalla destra e scocca un sinistro a giro che fa la barba al palo.

Sei minuti di recupero e al 93′ Di Tacchio serve a Gondo un pallone bellissimo. L’attaccante viene colpito fallosamente da Claiton ed è calcio di rigore. Dal dischetto va lo stesso Di Tacchio che infila Ravaglia, siglando il gol del 3-3 e della sua personale doppietta.

Finale incandescente tra le panchine, vengono espulsi sia il tecnico grigiorosso Bisoli che il team manager della Salernitana Avallone, ma non vi è più tempo. Salernitana-Cremonese termina 3-3. Partita spettacolare, ma è un punto che non fa classifica per entrambe.



SALERNITANA (4-4-2): Micai; Karo, Migliorini, Jaroszynski, Lopez; Lombardi, Dziczek (76′ Akpa Akpro), Di Tacchio, Maistro (63′ Jallow); Djuric (63′ Gondo), Giannetti (76′ Cerci). A disp: Vannucchi, Billong, Curcio, Kiyine, Capezzi, Aya, Heurtaux All. Ventura

CREMONESE (3-5-2): Ravaglia; Bianchetti, Terranova, Ravanelli; Zortea (88′ Claiton), Arini, Gustafson, Valzania, Mogos (74′ Crescenzi); Celar (88′ Castagnetti), Ciofani (74′ Parigini). A disp: Volpe, Gaetano, Palombi, Kingsley, Ceravolo All. Bisoli

Marcatori: 6′ Celar (C), 67′ Celar (C), 73′ rig. Dziczek (S), 79′ Di Tacchio (S), 86′ Zortea (C), 95′ rig. Di Tacchio (S)

Note – Espulsi: Arini (C), Lombardi (S) Ammoniti: Lopez (S), Parigini (C) , Di Tacchio (S)

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Virtus Entella – Salernitana, le pagelle secche dei granata

Virtus Entella – Salernitana, le pagelle secche dei granata

Vannucchi 7 – Il migliore in campo. E la dice lunga.
Aya 5,5 – Sfiora il gol, poi pasticcia anche lui nell’occasione della rete di Mazzitelli.
Billong 4 – Mah…
dall’81’ Iannone sv
Jaroszynski 6 – Unico a salvarsi di quelli dietro.
Kiyine 4,5 – Ha la testa da un’altra parte.
dal 62′ Jallow 5,5- Dimostra buona volontà. Solo quella.
Akpa Akpro 5,5 – Passo indietro rispetto alla sfida col Pisa.
Di Tacchio 5 – Sovrastato dal centrocampo ligure.
Maistro 6 – Prova almeno a farsi vedere in un paio d’occasioni.
dal 62′ Dziczek 5,5 – Vuole suonare la carica ma non ci riesce
Curcio 6 – Più propositivo quando la Salernitana passa a quattro dietro.
dal 77′ Lopez sv
Gondo 5 – La colpa non è sua, ma di chi lo ha acquistato.
Djuric 5,5 – Una traversa, unica luce nel buio.

All. Ventura 5 – Mister, la difesa a tre adesso come adesso è improponibile. Lo è di più se si ostina a schierare Billong.

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Salernitana senza idee, Virtus Entella sul velluto. A Chiavari granata sconfitti per 1-0



La Salernitana cade a Chiavari 1-0 contro la Virtus Entella, nella sfida valevole per la 30/a giornata di Serie B 2019/2020. Questa la cronaca della partita.

Si torna in campo per la 30/a giornata di Serie B 2019/2020 e la Salernitana sfida al “Comunale” di Chiavari la Virtus Entella, cercando di consolidare la propria posizione playoff. Ma sono i liguri di Boscaglia a partire meglio. Al 4′, sponda dell’ex di turno Rodriguez e tiro di prima intenzione di Mazzitelli che finisce di poco a lato della porta difesa da Vannucchi, ancora preferito a Micai.

Tre minuti dopo, l’ex portiere dell’Alessandria fa ben valere la sua titolarità. Sala si beve Aya e offre a Settembrini un calcio di rigore in movimento. Sembra fatta per l’1-0, ma Vannucchi si oppone alla grandissima con un sensazionale riflesso.

Inizia il secondo tempo e al 49′ la Virtus Entella passa in vantaggio. Discesa di Paolucci, palla per Morra con l’attaccante della Virtus Entella che serve sulla sinistra l’accorrente Mazzitelli. Il diagonale della mezzala biancazzurra è imparabile per Vannucchi. Sull’azione, bravo Rodriguez a disorientare con un velo Billong.

Al 54′, ripartenza della Virtus Entella ed è solo Vannucchi a tenere in gara la Salernitana, opponendosi al diagonale quasi a botta sicura di Morra.

Dopo due minuti di black out, dovuto all’improvviso spegnersi dei riflettori del “Comunale” di Chiavari, Ventura manda in campo Dziczek e Jallow in cambio di Kiyine (impalpabile la sua prestazione) e Maistro.

I due non danno niente in più alla Salernitana, con la Virtus Entella che controlla senza patemi d’animo il vantaggio. Allora, dopo aver cambiato Curcio con Lopez, all’81’ Ventura tenta il tutto per tutto, inserendo Lopez e il baby Iannone per Curcio e Billong.

All’88’, la Salernitana sfiora il pareggio. Cross di Lopez, zuccata di Djuric e palla che scheggia la traversa. In pieno recupero, fiammata di Jallow che filtra per Gondo, ma l’attaccante granata è fermato sul più bello dalla chiusura di Poli. Non accade più nulla, la Salernitana perde 1-0 contro la Virtus Entella. La strada per arrivare ai playoff si fa sempre più in salita.

VIRTUS ENTELLA – SALERNITANA

VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): Borra; De Col, Poli, Chiosa, Sala; Mazzitelli, Paolucci, Settembrini; Schenetti (84′ Toscano); Morra (91′ Crialese), Rodriguez (77′ De Luca). A disp. Paroni, Zaccagno, Chajia, Bruno, Crimi, Currarino, Adorjan, Mancosu, Andreis. All. Boscaglia

SALERNITANA (3-5-2): Vannucchi; Aya, Billong (85′ Iannone), Jaroszynski; Kiyine (62′ Jallow), Akpa Akpro, Di Tacchio, Maistro (62′ Dziczek), Curcio (77′ Lopez); Djuric, Gondo. A disp. Micai, Russo, Migliorini, Capezzi, Karo, Cicerelli, Galeotafiore. All. Ventura


Marcatori: 49′ Mazzitelli (VE)

Note – Ammoniti: Di Tacchio (S), Poli (VE), Aya (S), Gondo (S), Sala (VE)





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Quel filo granata del 22 giugno…

Chiamatele coincidenze, chiamatele circostanze, chiamatele frutto di eventi casuali. Ma certo non può passare inosservata la curiosità nel collegamento tra alcuni eventi che coinvolgono direttamente o indirettamente la Salernitana e che sono avvenuti il 22 giugno.

Ieri, 22 giugno 2020, come purtroppo sappiamo ci ha lasciato Pierino Prati, che contribuì a far ottenere alla Salernitana la promozione in B nel 1966. E certo fa pensare che la scomparsa di Pierino la Peste sia avvenuta in una data, il 22 giugno, che è di profonda importanza nella storia della Salernitana.

Il 22 giugno 1947, battendo il Palermo per 2-0 all’allora Comunale di via Nizza, la Salernitana del Presidente Domenico Mattioli e del tecnico Gipo Viani, centrava la sua prima storica promozione in Serie A.

Il 22 giugno 1994, la Salernitana del patron Pasquale Casillo e del tecnico Delio Rossi, tornava in Serie B dopo tre anni d’assenza, battendo nettamente la Juve Stabia per 3-0 nella finale playoff del “San Paolo” di Napoli.

Tre “22 giugno” diversi, tre promozioni della Salernitana legate da un invisibile ma persistente filo granata della storia.

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Salernitana in lutto, è scomparso Pierino Prati, eroe della promozione del ’66

Dopo Mariolino Corso, il calcio perde un altro pezzo della sua storia. Ci ha lasciato, all’età di 73 anni, Pierino Prati, per tutti “Pierino la peste”. Questo perché, negli anni Sessanta e Settanta, indossando le maglie di Milan e Roma, è stato uno dei più forti centravanti italiani.

Con i rossoneri ha vinto tutto: 1 scudetto, 2 Coppe Italia, 2 Coppe delle Coppe, 1 Coppa Intercontinentale e, soprattutto, quella Coppa dei Campioni vinta nel 1969 con il Milan, battendo l’Ajax per 4-1 nella finale del Santiago Bernabeu di Madrid. Una finale nella quale Prati siglò una tripletta. Con la Nazionale italiana, Prati collezionò 14 presenze con 7 reti all’attivo, laureandosi Campione d’Europa nel 1968 e vice Campione del Mondo nel 1970.

Dal 1973 al 1977, il passaggio alla Roma poi la Fiorentina e infine il Savona, squadra con la quale ha appeso le scarpette al chiodo nel 1981.

Un lutto che colpisce il calcio intero, ma anche la Salernitana. Sì, perché Pierino Prati ebbe, appena diciannovenne, la sua prima esperienza in una prima squadra proprio in granata.

Correva l’anno 1965 e Prati e Corbellini, due elementi promettenti del vivaio del Milan, vennero ceduti in prestito alla Salernitana del commissario straordinario Michele Gagliardi e allenata da Tom Rosati. 

Sebbene giovanissimo, Prati non subì le pressioni di un campionato durissimo come la Serie C del centro-sud, ma cominciò a segnare a raffica. Pierino segnò subito all’esordio a Lecce con una doppietta, poi bersagliò il Siracusa e il Chieti e il 19 dicembre 1965 fece esplodere il Vestuti con una doppietta nel successo per 3-0 nel derby con la Casertana.

Il 9 gennaio 1966, altro derby, a Torre Annunziata col Savoia. Prati fece in tempo a pareggiare il momentaneo vantaggio dell’oplontino Ferrari, prima di andare in contrasto con un difensore e di frantumarsi tibia e perone. 

Prati dovette così a rinunciare a metà campionato, rientrando in squadra il 15 maggio al Vestuti contro il Savoia, “vendicandosi” siglando la rete del decisivo 2-0. Il prodotto del vivaio milanista mise a referto anche il definitivo punto del 3-0 il 22 maggio contro la Sambenedettese e, sette giorni dopo, riuscì a festeggiare la promozione in Serie B della Salernitana con il pareggio a L’Aquila nell’ormai celeberrima ripetizione della partita.

Purtroppo, il patron Gagliardi non riuscì a riscattare il cartellino di Prati dal Milan (sarebbero bastati 20 milioni di lire) e così l’attaccante passò al Savona, segnando poi alla Salernitana nello scontro diretto sia al Vestuti all’andata che in Liguria. Nel 1968, il definitivo ritorno alla casa madre Milan, dove iniziò la sua splendida carriera. 

Mezzo campionato, 10 reti in 19 presenze, eppure Pierino Prati non è mai uscito dal cuore dei tifosi della Salernitana. Così come la Salernitana non è mai uscita dal cuore di Prati. L’ex attaccante soleva sempre ripetere che, oltre al risultato del Milan, voleva sempre conoscere cosa avevano fatto le altre tre squadre del suo cuore: Roma, Savona e…Salernitana. 

Un amore fatto anche di gesti concreti. Come quella volta quando Prati bruciò, letteralmente parlando, un rotolino di cambiali a firma del Presidente della Salernitana Gagliardi, rinunciando all’incasso di un credito da parte del sodalizio granata che gli era dovuto. E si parlava di qualche milioncino di lire degli anni Sessanta, non certo briciole. 

Ma erano altri tempi, un altro calcio. E, soprattutto, erano altri uomini. Prati lo era con la “U” rigorosamente maiuscola. Ciao Pierino! Salerno non ti dimenticherà mai.

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Salernitana-Pisa, le pagelle secche dei granata

Le pagelle secche dei granata dopo Salernitana-Pisa

Vannucchi 6,5 – Brivido iniziale, ma si riscatta
Aya 5,5 – Soffre nella ripresa
Billong 5 – Non esce su Masucci, lasciandogli campo aperto
Jaroszynski 6 – Il più preciso del terzetto difensivo
Lopez 6,5 – Diligente
Dziczek 5,5 – Solo il lancio per Lombardi nell’occasione del gol, poi sovrastato da De Vitis
dal 78′ Capezzi sv
Akpa Akpro 6,5 – Fa il suo e controlla bene Lisi nel finale di gara
Lombardi 6,5 – Bentornato, speriamo che il ginocchio non dia fastidio
dal 59′ Di Tacchio 5,5 – Non da la svolta al centrocampo
Cerci 6 – Cambiato troppo presto
dal 53′ Maistro 5,5 – Deve ancora carburare
Djuric 6,5 – Predica nel deserto ma segna
Kiyine 5,5 – Era irritante, è tornato irritante
dal 78′ Giannetti sv

All. Ventura 5,5 – Da chiarire perché 4 cambi e non 5 con la squadra sulle gambe. E, soprattutto, perché Billong e non Migliorini